Fase 2 in Italia, è quasi liberi tutti. Ecco quello che ancora non si può fare dal 18 maggio.
Inizia dal 18 maggio la vera fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia. Cadono i vincoli per quanto riguarda gli spostamenti regionali, riaprono negozi, bar, pub e ristoranti. Ma ci sono ancora dei limiti. Pochi ma ci sono. Ecco cosa ancora non si può fare dal 18 maggio.
Cosa non si può fare dal 18 maggio
La fase 2 entra nel vivo e l’Italia decide di mettersi alla prova iniziando a tutti gli effetti la fase della convivenza con il coronavirus. Di fatto i limiti sono pochi, ma è sempre bene tenerli a mente.
Spostamenti tra le Regioni
Dal 18 maggio, almeno fino al prossimo 2 giugno, non sarà possibile spostarsi tra le Regioni se non con l’autocertificazione e per motivi di necessità, lavoro o salute. Le restrizioni dovrebbero cadere il prossimo 3 giugno, salvo cambiamenti al programma.
Divieto di assembramento
Nonostante dal 18 maggio cadano i vincoli per gli spostamenti nella Regione e riprenda la vita sociale, resta il divieto di assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico, dove si dovranno osservare le norme per il contenimento del coronavirus. Distanza di sicurezza in primis.
Le aperture posticipate
Un altro fattore da tenere a mente è che il programma delle riaperture non è lo stesso per tutta l’Italia. O meglio, il programma è lo stesso ma le Regioni sono libere di intervenire anticipando o posticipando le aperture. La Regione Campania ad esempio ha optato per la seconda ipotesi (Coronavirus, la fase 2 Regione per Regione). Per maggiori informazioni il consiglio è quello di consultare il sito ufficiale della Regione di appartenenza per leggere l’ordinanza in vigore e conoscere le differenze rispetto al piano nazionale.
Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.